Benvenuti a Corfù

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Sole, mare, spiagge e tanta vita notturna. Saranno questi i motivi che fanno schizzare la piccola isola di Corfù ai primi posti della classifica delle mete preferite dagli italiani per le vacanze estive?

Come tutti sono sicura saprete, sto parlando di una delle isole greche più belle di tutto il Mar Ionio, situata lungo la costa occidentale del Paese e conosciuta anche col nome di Kerkyra.

Fa parte dell’Arcipelago delle Isole Ionie, del quale rappresenta lo smeraldo più lucente con la sua vegetazione che profuma di ulivi e che si riveste dei colori dei fiori selvatici in ogni stagione dell’anno.

Ogni angolo di questo lembo di terra pare abbracciato dalla grazia. Le sue bellezze naturali parlano, a partire da quel mare cristallino che ne lambisce le rive e che spesso diventa meta fissa per gli amanti degli sport acquatici e dello snorkeling.   

Le località balneari che ne costellano i litorali sono tutte talmente meravigliose da rendere difficile stilare una classifica delle spiagge più belle. Giusto per dovere di cronaca ne nomino qualcuna, come quella di Agios Gordios, quella di Agios Stefanos, adatta per famiglie con bambini, quella di Agios Georgios e la stupenda Porto Timoni, che, come tutte le bellezze, si fa desiderare, facendo scarpinare un po’ chi decide di raggiungerla.

Le spiagge di Corfù sono spesso sovrastate o custodite da insenature e scogliere che vengono modellate e erose dall’azione incessante dall’acqua; questo è accaduto, per esempio, alle pareti striate che caratterizzano Canal d’Amour nella romantica Sidari, o alle formazioni rocciose di Capo Drastis.

E parlando di rocce, non si può dimenticare di nominare il monte che domina tutta Corfù, il monte Pantokrator. Con i suoi circa 1000 metri di altezza, che si possono raggiungere zigzagando tra sentieri boscosi, regala all’impavido scalatore panorami mozzafiato sull’isola e sul mare circostante.

Basterebbe questo per far desiderare a chiunque di trascorrere le sue vacanze in Grecia, ma Kerkyra non si accontenta di stupire solo con le meraviglie che la natura le ha donato. Il suo territorio è sede di tantissime opere architettoniche che parlano al mondo della sua storia.

Passeggiando per il centro storico della sua capitale, Corfu città, tra i colori pastello e le facciate dei palazzi della città vecchia, è facile incontrare caffè in stile parigino, o gli edifici neoclassici del periodo inglese, o ancora chiese bizantine come quella dei santi Giasone e Sosipatro; e poi ci sono le tantissime opere architettoniche che testimoniano il dominio veneziano nell’isola, tra le  quali i due magnifici castelli denominati rispettivamente Fortezza vecchia e Fortezza nuova, e la chiesa dedicata a San Spiridione, santo protettore dell’isola.

A proposito di edifici sacri ve n’è uno in particolar modo da menzionare in quanto viene considerato il luogo simbolo della città di Corfù. Si tratta del monastero di Vlacherna, situato nella splendida penisola di Kanoni, a sud della capitale.

Un luogo così ricco di storia non può non avere musei che custodiscano reperti e opere d’arte di gran valore. E infatti Corfù città pullula di gallerie e sale dove fanno bella mostra di sé capolavori di altri tempi o civiltà. Ne sono un esempio il museo archeologico, che custodisce il prezioso frontone del Tempio di Artemide e tantissime testimonianze d’arte neolitica, o l’esclusivo museo di arte asiatica, uno dei migliori nel suo genere in tutta Europa.

Quindi, come avrete intuito, su cosa vedere a Corfù, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Se ancora non foste abbastanza convinti, vi basti sapere che anche teste coronate del passato si sono innamorate di questa isoletta della Grecia tanto da costruirci una dimora; è il caso della famosa Principessa Sissi che si fece edificare la splendida villa denominata Palazzo Achilleion a poca distanza dalla capitale. Chissà se anche ai suoi tempi questa bella cittadina conquistava gli animi con i suoi monumenti, i suoi ristoranti con i profumi tipici della cucina greca, e i negozietti di souvenir che oggi, come credo allora, abbondano lungo le sue vie.


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Le migliori spiagge di Corfù

Come abbiamo visto, una delle tante attrattive di Corfù sono le sue spiagge, meta ideale del turismo di massa.

Tra la sabbia dorata o ciottoli bianchi che le costituiscono, trovano spazio famiglie con bambini, giovani in cerca di divertimento, gli appassionati di sport acquatici e tante altre tipologie di vacanzieri, catturati dal mare cristallino che le accarezza e dalle peculiari formazioni rocciose che le proteggono.

Sono distribuite in tutto il perimetro dell’isola, dalla costa occidentale alla costa orientale, dalle zone più a sud alla costa nord. Spesso vengono insignite della bandiera blu in quanto località balneari che si distinguono, oltre che per il mare limpido, per i servizi offerti ai turisti e il rispetto dell’ambiente.

Molte di esse sono libere, in altri punti abbiamo invece spiagge attrezzate nei pressi di alcune delle quali, soprattutto in alta stagione, i locali rimangono aperti fino all’alba, garantendo una vita notturna movimentata e scoppiettante ai più vogliosi di divertimento.

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Spiaggia di Paleokastritsa

Più che parlare di spiaggia sarebbe più corretto parlare di baia di Paleokastritsa in quanto tutte le spiagge, le calette e le grotte che la formano, fanno parte della bellissima costa frastagliata a forma di trifoglio che caratterizza la zona. Ci troviamo nella parte nord occidentale dell’isola, vicino alla piccola omonima cittadina circondata da colline che profumano di ulivi.

Qui il mare è stupendamente turchese, limpido e ricco di vita. È il posto ideale per gli amanti dello snorkeling, per chi ama visitare le grotte e ammirarne la flora e la fauna che le decorano.

L’arenile, costituito in parte da sabbia e in parte da ghiaia, è costituito da tratti di spiaggia libera alternati ad altri nei quali si può usufruire di tutti i servizi che una spiaggia attrezzata mette a disposizione.

Non sempre è facilmente raggiungibile in auto. Molte delle calette della baia possono essere visitate solamente via mare, grazie ad un servizio sempre attivo di taxi boat che permetterà di posare gli occhi anche dove non avreste mai pensato di arrivare.

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Spiaggia di Sidari

Sidari è un centro abitato della costa nord occidentale di Corfù, molto conosciuto sia per la variegata offerta alberghiera, sia per la presenza del cosiddetto Canal d’Amour, una stretta insenatura naturale legata alla leggenda secondo la quale le coppie che la attraversano a nuoto si sposeranno in breve tempo.

Il paesaggio della zona è caratterizzato da formazioni rocciose di arenaria dal colore giallo ocra, ricoperte dal verde intenso della vegetazione.

L’azione continua delle mareggiate è la responsabile della formazione dei canali e delle spiagge che disegnano le sue coste. Sono adatte per ospitare anche famiglie con bambini in quanto qui il mare rimane basso per decine di metri. Questo, purtroppo, va a discapito della limpidezza delle acque che viene disturbata dai fondali sabbiosi che caratterizzano questo tratto di litorale.

Non dimentichiamo anche che, da Sidari, è possibile prendere il traghetto per visitare le famose isole Diapontie, la vera anima di Corfù.

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Spiaggia di Benitses

Il caratteristico paesino di Benitses ancora oggi mostra ai turisti il lato più tradizionale dei paesini greci, senza per questo scordare di offrire loro anche tutte le comodità, in termini di strutture ricettive, che il progresso può regalare.

Si trova a una decina di chilometri da Corfù città, in una zona molto interessante dal punto di vista del turismo culturale. Nei suoi dintorni, infatti, è possibili visitare il bellissimo Palazzo Achilleion, i resti di un’antica villa romana e il cosiddetto museo del mare, dove è possibile ammirare specie marine e conchiglie tipiche della zona.

Anche qui sono diverse le piccole spiagge frequentate dalla popolazione locale e non. Costituite da sabbia e sassi, possono vantarsi di scivolare lentamente nella limpidezza del mare che le bagna e che le vivacizza con i suoi colori che passano dal verde smeraldo all’azzurro.

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Foto: Milos Vucicevic / shutterstock

Spiaggia di Issos

La spiaggia di Issos è conosciuta soprattutto per le dune di sabbia che la costituiscono, dalle sommità delle quali è possibile anche ammirare il profilo del lago Korission.

Ci troviamo nella costa occidentale dell’isola, in una zona abbastanza ventilata dove il mare è caratterizzato da continui moti ondosi che lo rendono adatto a chi ama praticare windsurf e kitesurf.

Diverse le zone attrezzate e i servizi per i turisti in questa spiaggia che, complice anche la trasparenza delle acque, diventa la meta preferita di chi ama vacanze all’insegna del relax più completo, con davanti panorami da favola e in mano il cocktail preferito.

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Spiaggia di Agios Gordios

Una distesa di sabbia fine che si estende per un chilometro e mezzo circa, circondata dal verde degli ulivi e bagnata da un’acqua trasparente: questa è la spiaggia di Agios Gordios situata nella parte occidentale dell’isola, a due passi dall’omonimo villaggio.

È una meta molto frequentata dai turisti di tutto il mondo, attirati dalla variegata offerta di hotel della zona e dai prezzi contenuti dei lidi attrezzati che ospita.

Questo non significa che non ci siano tratti di spiaggia libera lungo il suo arenile, tutt’altro! Agios Gordios è perfetta per chi vuole vivere il mare in piena libertà, tanto da dedicare una parte della sua distesa sabbiosa esclusivamente ai nudisti.

L’unico inconveniente è che, essendo appunto molto frequentata, ogni suo spazio deve essere condiviso con tante altre persone, sia durante le ore centrali della giornata che al tramonto, quando ci si ferma per ammirare l’incontro del sole con l’orizzonte.

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Spiaggia di Liapades

Il piccolo villaggio di Liapades, situato a circa 5 km dalla capitale dell’isola, ancora oggi accoglie i turisti con la semplicità che caratterizzava la vita di un tempo.

Le vie sono strette e difficili da percorrere in auto. Gli anziani tendono ancora a riunirsi a chiacchierare nella piazza cittadina mentre intorno a loro si svolgono i riti della vita lavorativa locale.

La macchia mediterranea, che si inerpica sulle pareti rocciose che circondano la zona, sembra volersi tuffare nelle tante sfumature dalle tinte blu che il mare di questo tratto di costa offre, acque ricche di flora e fauna marina che gli amanti della vita subacquea non potranno fare a meno di conquistare.

Dalla spiaggia di Liapades, alla quale si arriva direttamente via terra, ci si può muovere in quelle del circondario noleggiando uno dei tanti motoscafi ormeggiati nei pressi dell’arenile. Solo così si potranno scoprire tutte le meraviglie che caratterizzano Liapades, e vivere attimi davvero idilliaci sospesi tra sogno e realtà.

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Spiaggia di Glyfada

Una delle spiagge di Corfù più amate dal turismo giovanile è quella di Glyfada.

Tra la sua sabbia dorata, che si estende per circa un chilometro, vengono messe a disposizione dei bagnanti attrezzature sportive di vario genere, adatte per chi ama divertirsi con giochi o sport acquatici, e zone riservate agli sport da praticare in spiaggia, come il campo recintato da beach volley dove spesso si svolgono amichevoli tornei estivi.

I numerosi bar che invadono l’arenile la sera diventano il teatro dell’aperitivo per i tanti ragazzi che frequentano la zona. La musica che proviene da queste strutture si protrae sino alle prime ore del mattino, rendendo viva la notte corfiota.

Il mare è limpido e solitamente calmo e, nella parte sinistra della distesa sabbiosa, forma con le rocce che in parte si immergono nelle sua acque delle deliziose piccole piscine naturali, adatte a chi vuole ritagliarsi un momento di privacy lontano dalla confusione della folla.

Spiaggia di Imerolias

Situata vicino al villaggio di Kassiopi, nella parte nord orientale dell’isola, Imerolias è una delle spiagge più frequentate dai turisti che visitano Corfù: per trovare un posto libero tra i suoi ciottoli bianchi mescolati a sabbia, bisogna recarsi in loco al mattino presto.

Qui l’acqua è sempre calma essendo la zona riparata dal vento. I fondali sono bassi e possono essere facilmente ammirati grazie alla trasparenza del mare.

Diverse ville immerse nella vegetazione che le fa da contorno, caratterizzano il paesaggio circostante, ben armonizzandosi con esso.

Unico inconveniente di questa spiaggia è che nessun bar o ristorante trova posto tra la sua sabbia. Coloro che sono abituati a usufruire dei servizi che garantiscono dovranno spostarsi in una delle tante strutture dei dintorni.

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Spiaggia di Agios Georgios sud

Da non confondere con quella di Agios Gordios situata nella parte settentrionale dell’isola, la spiaggia di Agios Georgios occupa la zona sud di Corfù ed è un paradiso per gli amanti della vita notturna.

I tanti bar e discoteche che costeggiano i suoi 10 km di spiaggia fanno sentire la loro voce fino alle prime luci dell’alba. Subito dopo avviene la magia e il volto mondano e rumoroso della notte lascia il posto al concerto delle onde e alle risate dei bambini che giocano tra le dune dorate che caratterizzano l’arenile.

Le sue acque cristalline che modellano la sabbia sono molto apprezzate dagli amanti degli sport acquatici e da tutti coloro che amano le escursioni marine; sul posto sono infatti noleggiabili delle barche, con o senza accompagnatore, che permetteranno di godere della bellezza delle coste della zona.


centro storico corfu town
Foto: Marso / shutterstock

Corfù città

Quando si ha bisogno di prendersi una pausa dal mare, Corfù sa quali alternative proporre per rendere comunque interessanti le  vacanze dei suoi ospiti.

Visitare la capitale del paese, Corfù città, è una di queste; crocevia di popoli e cultura, questa città si sviluppa intorno alle aiuole e ai viali alberati della Spianada, nei pressi della quale trova posto il Palazzo Reale oggi trasformato in galleria d’arte. Da questa piazza peculiare si dipartono tutta una serie di vicoletti lastricati che prendono il nome di kantounia e delimitano quartieri interessanti sia dal punto di vista storico che culturale; il più antico di tutti è quello del Campiello dove si respira la tipica atmosfera veneziana. Ad esso e agli altri che disegnano la bella Corfù città si affacciano ristoranti, negozi e opere architettoniche di pregio, come la chiesa di San Spiridione, principale luogo di culto della città.

spianada corfu town
Foto: ZoranKrstic / shutterstock

Spianada, la piazza principale

Col termine Spianada, i corfioti indicano la piazza principale della bellissima Kerkyra. È quasi una meta obbligata per chi visita Corfù città che, davanti alla sua immensità priva di edifici, rimane a bocca aperta.

Nasce come piazza destinata alle esercitazioni militari durante la dominazione veneziana, per poi subire diverse trasformazioni nel corso dei secoli. Oggi sono solo alberi, panchine e statue a definire la sua superficie, in parte adibita a parcheggio e in parte a campo da cricket, lascito dell’occupazione inglese.

Qui avvengono le più grandi manifestazioni a carattere religioso e non della città, favorite dalle sue ampie dimensioni atte ad accogliere un gran numero di persone. Ad essa si affacciano diversi importanti edifici che ancora oggi rappresentano un’attrattiva turistica di non poco conto per Corfù città. Alcuni di essi svolgono anche la funzione di luogo di incontro e aggregazione per gli abitanti del luogo e i loro ospiti; è il caso del Liston, piccolo scorcio di Parigi importato, dove ristoranti e Cafè intrattengono piacevolmente chiunque si attardi tra i suoi portici.

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Palazzo Reale di Corfù

Nel lato nord della Spianada troviamo l’imponente Palazzo Reale di Corfù. In realtà il nome completo di questo edificio, è Palazzo dei Santi Michele e Giorgio, ed è infatti proprio a San Giorgio che è dedicato l’arco alla sua destra che, grazie ad una stradina costeggiante il mare, conduce all’entrata della città vecchia.

Venne costruito nel 1816, per ospitare l’alto commissario inglese Sir Thomas Maitland, che ricopriva il ruolo di governatore delle isole Ionie; questo viene rimarcata nel portico della struttura, dove fa bella mostra di sé un fregio con rilievi che richiamano l’arcipelago delle sette bellissime isolette greche che popolano lo Ionio.

Le sue mura, in stile neoclassico, divennero anche sede dell’Ordine cavalleresco britannico di San Michele e San Giorgio al quale deve il nome.

Dal 1864 al 1967 divenne la residenza estiva della famiglia reale greca, e oggi ospita al suo interno uno dei musei più importanti di tutta Europa, il Museo di arte asiatica, che conserva più di diecimila esemplari della cultura giapponese, cinese, coreana e indiana.

Quartiere del Campiello

La città vecchia di Corfù è uno spettacolo di colori, sapori e tradizioni che si respira nei tantissimi negozietti e ristoranti che affollano le sue strette vie.

Venne dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Unesco nel 2007 per la peculiarità delle costruzioni che la caratterizzano, un vero e proprio patrimonio edilizio neoclassico che regala un’identità tutta sua ai vicoli che la disegnano.

Uno dei quartieri più affascinanti della vecchia Corfù è il Quartiere Campiello. Tra le sue vie, precisamente al numero 18 di via Filellinon, si trova l’edificio più antico dell’intera città; risale al lontano 1497, e nella sua facciata possiamo ancora oggi ammirare l’esatta riproduzione del balcone da cui la bella Giulietta parlò al suo Romeo.

Le strade lastricate, le scalinate di pietra, le piazzette e i cortili nascosti che caratterizzano l’architettura della zona, ogni tanto lasciano intravedere scorci di mare: il suo profumo si mescola a quello dei prodotti tipici locali che impregnano l’aria, donandogli quel sentore caratteristico che chiunque abbia messo piede a Campiello non potrà scordare.

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Foto: Anna Fevraleva / shutterstock

Chiesa di San Spiridione

Al centro della città, sempre nei pressi della Spianada, svetta il rosso della punta del campanile della Chiesa greco ortodossa di San Spiridione, il santo protettore di Corfù.

Custodisce, in una teca d’argento, le reliquie di questo pastore cipriota che, diverse volte, secondo il credo popolare, sarebbe intervenuto per salvare l’isola dalle peste, dalle carestie e dagli assedi delle navi nemiche.

È un capolavoro di arte veneziana che trabocca di oro al suo interno. Stupendi gli affreschi che decorano il suo soffitto a cassettoni, ornati da cornici preziose e raffiguranti stralci della vita del santo.

La sua torre campanaria, la più alta della città, esibisce un orologio uguale a quello della Chiesa di San Giorgio a Venezia, ancora una volta a dimostrare il legame esistente tra la Serenissima e questa piccola perla che colora il Mar Ionio.

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Monastero di Vlacherna e Pontikonissi

A pochi passi dalla capitale, a pochi metri dalla penisola di Kanoni, esiste un’isoletta collegata alla terraferma da una passerella in pietra. La sua intera superficie è occupata da uno dei luoghi simbolo di Corfù, il monastero di Vlacherna, le cui mura candide si specchiano nelle trasparenze del mare.

Venne costruito nel XVIII secolo e dedicato alla Vergine Maria di Vlacherna. Fino al 1980 funzionò come monastero, ma oggi è attiva solamente la chiesetta ad esso incorporata. L’intera struttura può comunque esser visitata dai turisti ai quale si offre anche l’opportunità di acquistare dei souvenir nel negozietto all’interno del cortile.

Nei pressi del monastero si trova l’altro luogo simbolo dell’isola, Pontikonissi, un isolotto lussureggiante, raggiungibile dal porticciolo di fronte al complesso religioso grazie a piccole imbarcazioni messe a disposizione in loco.

La leggenda narra che fu il dio Poseidone a creare questo piccolo lembo di terra, tramutando in pietra la nave di Ulisse: fece proprio un bel lavoro visto quanto gratifica lo sguardo la sua vista!

Le sue dimensioni, veramente ridotte, fanno sì che in esso possa trovare posto solo una piccola cappella bizantina, Pantokrator. Risale al XIII secolo, ed è adagiata sulla sommità dell’isola alla quale si arriva grazie a delle scale in marmo bianco che si inseriscono tra il verde dei cipressi.

Da questa altezza è bellissimo ammirare il panorama circostante, soprattutto al tramonto, quando le bianche mura di Vlacherna si ricoprono di riflessi dorati regalando a mare e cielo un’aura di sacralità.

paleopolis corfu grecia
Foto: Robin / Wikimedia Commons

Sito archeologico di Paleopolis

Sempre nella penisola di Kanoni, circondate da mura antiche, si possono ammirare le rovine di Corcira, antica città della Corfù di un tempo.

Furono scoperte per caso intorno ai primi dell’Ottocento, quando vennero effettuati dei lavori per collegare i due porti della capitale. Da allora furono diverse le campagne di scavi archeologici condotti nella zona, che portarono alla luce reperti e resti di edifici risalenti ai periodi arcaico, ellenistico e romano.

Tra i più interessanti da visitare troviamo l’Agorà, dove si affacciavano importanti edifici pubblici dell’antica città, i resti delle terme romane, quelli del porto militare di Alcinoo e del santuario di Artemide risalente al 580 a.C.

Per ammirare molti dei reperti riportati alla luce bisognerebbe recarsi al museo di Mon Repos, ex tenuta reale situata a nord est delle terme romane. Immersa in parco di grande interesse naturalistico, questa villa, in stile neoclassico, sa intrattenere i suoi visitatori offrendo uno spaccato di storia corfiota veramente di alto livello. 


palazzo achilleion

Achilleion

Dopo la morte dell’erede al trono, il principe ereditario Rodolfo d’Austria, l‘imperatrice Elisabetta, da tutti conosciuta come Sissi, decise di far erigere un palazzo nel suo luogo di villeggiatura preferito: l’isola di Corfù.

Siamo nel 1890. Acquistò una villa presso l’allora villaggio di Gastouri che fece completamente ristrutturare dall’architetto italiano Caritto. Ne venne fuori una splendida costruzione a due piani in stile neoclassico, ispirata all’eroe greco Achille al quale deve anche il nome. Dalle sue terrazze e dal rigoglioso giardino, adornati da tante statue e busti riproducenti muse, eroi greci, filosofi e poeti, si possono ammirare le bellezze della capitale e della parte meridionale dell’isola.

Dopo la morte dell’imperatrice, il palazzo passò al kaiser Guglielmo II per poi essere adibito a ospedale militare durante la guerra.

Oggi l’Achilleion è affidato all’Ente Nazionale Greco del Turismo e trasformato in museo. È aperto tutti i giorni, dalle 8.00 alle 21.00, per permettere ai turisti di godere di questo gioiello tanto amato dalla sfortunata imperatrice.


Alla scoperta dei tipici villaggi dell’isola

Le bellezze che Corfù città custodisce sono tante e in grado di stupire anche i turisti più esigenti. Ma anche i dintorni della città possono lasciare senza fiato, perché tutta l’isola di Corfù è un monumento a cielo aperto, dove la storia si sposa alle tradizioni e la natura accoglie l’opera dell’uomo come una madre premurosa.

Sarà forse questo il motivo per cui pullula di piccoli paesini che, ancora oggi, nonostante il progresso abbia bussato alle loro porte, cercano di preservare l’anima originaria. Si tratta di centri abitati di dimensioni ridottissime che paiono essere messi a guardia delle bellezze che il loro territorio offre.

Non ci si può esimere dal visitarli se si è in vacanza nella bella Kerkyra: sono i soli in grado di offrire quella dimensione più intima che veramente rende unico ogni viaggio.


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Kavos, il centro della vita notturna di Corfù

Paesino peculiare, disabitato durante l’inverno, Kavos nella bella stagione diventa il luogo preferito dei turisti che, nei suoi tanti hotel, negozietti caratteristici e locali notturni, respirano continuamente aria di vacanza.

È il centro della vita notturna di Corfù, frenetico e spumeggiante, scelto principalmente dagli inglesi per vivere giorni all’insegna del divertimento.

La sua spiaggia è parecchio affollata ma dotata di tutte le comodità delle spiagge attrezzate. Non la consiglierei a chi nel mare cerca la tranquillità.


pelekas corfu grecia

Pelekas, un villaggio tra pace e silenzio

Contrariamente a Kavos, il paesino di Pelekas, situato sulla costa occidentale dell’isola, è il paradiso di chi ama il silenzio e la pace.

Il turismo di massa pare non aver ancora scoperto  questo villaggio arroccato a 270 metri di altezza, probabilmente complice la scarsa presenza di mezzi pubblici che fermano nei suoi pressi.

Eppure i suoi paesaggi sono meravigliosi, sospesi tra mari e monti, tanto da rappresentare, in passato, una delle mete preferite del kaiser Guglielmo II. L’imperatore, infatti, amava sostare nei pressi dell’osservatorio naturale oggi denominato Kaiser Throne, per ricaricarsi e far scorrere i suoi pensieri. È costituito da due panoramiche piattaforme circolari recintate da dove si può ammirare tutta la zona circostante e scorgere perfino le coste dell’Albania.


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Paleokastritsa e la fortezza antica di Angelokastro

Situata a circa 25 km dalla capitale, la piccola cittadina greca di Paleokastritsa è conosciuta soprattutto per le numerose spiagge che la sua baia custodisce. Pare che il suo nome derivi dall’antico castello di Angelokastro, fortezza bizantina a picco sul mare, risalente al XIII secolo. Per essere più precisi pare che esistesse un’area fortificata in questo stesso sito già al tempo di Giustiniano, come attestano lastre di marmo risalenti al V secolo ritrovate in loco, ma la prima traccia scritta della sua esistenza si ha in un documento del 1272.

È un luogo che racchiude in sé qualcosa di magico. Ci si arriva tramite una scalinata in pietra che porta all’unico ingresso oggi accessibile, protetto da una torre circolare. Della struttura di un tempo è rimasto ben poco, ma abbastanza da far intuire l’imponenza di questa costruzione e il perché i pirati non siano mai riusciti ad espugnarla. Oggi, di quelle forti mura che un tempo dominarono la baia alla quale si affacciano, rimane in piedi solo una chiesetta risalente al 1784, dedicata all’arcangelo Michele e costruita sul sito di un’antica chiesa paleocristiana.

Il panorama che si può ammirare dalle sue altezze non può essere descritto a parole. I colori che dipingono mare, cielo e vegetazione, sembrano volersi imprimere sul bianco della scogliera, a dar vita a un quadro di inestimabile valore che solo una mano ultraterrena è in grado di dipingere. Lo si ammira in religioso silenzio, consci della grandezza di quella natura che noi umani possiamo solamente cercare di imitare. 


lefkimmi corfu grecia

Lefkimmi

Se amate le tradizioni, gli usi e i costumi locali dovete assolutamente fare un salto a Lefkimi se vi trovate nella bella Corfù.

Si tratta di un paese non ancora turistico, dove la vita di tutti i giorni prosegue col ritmo di sempre, rilassato e sereno, caratterizzato dalla semplicità delle chiacchiere scambiate la sera con i vicini di casa, mentre si prende il fresco seduti davanti alla porta.

Qui il turista viene accolto come uno degli abitanti del posto, coinvolto nel chiacchiericcio che accompagna i momenti di ozio nei  bar o nelle taverne che costeggiano il canale che attraversa il borgo, magari davanti ad un buon boccale di tsitsibira o a un bicchierino di kumquat.

Per chi ama esplorare i dintorni, a poca distanza da esso si possono visitare le spiagge di Kavos e Buca, le saline risalenti al XV secolo, alcune chiese e due monasteri.


Strinilas

Arroccato tra le rocce e la vegetazione del monte Pantokrator, sorge Strinilas, un piccolo ma  pittoresco borgo montano avvolto dal silenzio. Risulta quasi una tappa obbligatoria per chi desidera scalare la montagna e ammirarne i panorami che si godono dalla sua sommità.

Tra le sue case rigorosamente costruite in pietra, fanno capolino diverse taverne caratteristiche, dove vengono serviti i gustosi piatti della tradizione oltre al tipico buon bicchiere di moscato locale. Potrebbe essere una buona idea fermarsi a riposare tra le loro mura prima di riprendere il cammino verso le cime di quel monte che vi aspetta e vi sfida con le sue altezze.


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Kassiopi

Con alle spalle il monte Pantokrator e di fronte le coste albanesi e greche, Kassiopi, un tempo paese di pescatori, riesce a catturare una buona fetta del turismo corfiota, grazie alle spiagge che lo circondano, al suo grazioso porto e alla vegetazione rigogliosa che lo decora.

Tra le sue vie, che oggi ospitano molti alberghi e strutture turistiche, si può ammirare una graziosa chiesetta ortodossa risalente al 1500, dedicata alla Madonna di Panayia Kassopitra. Questo piccolo edificio religioso ha una lunga storia alle sue spalle fatta di saccheggi e ricostruzioni che, tuttavia, hanno preservato gli affreschi e le icone originali che la decorano.

Sul promontorio che sovrasta il villaggio, invece, tra il profumo dei fiori selvatici, si possono visitare le rovine di un antico castello bizantino che si affaccia su uno splendido scorcio dello Ionio. Vale la pena affrontare la salita solo per ammirare questo panorama, ricompensa ambita per coloro che cercano pace e stupore.


villaggio palia perithia corfu grecia
Foto: Szymon Mucha / shutterstock

Palia Perithia

E concludiamo la nostra carrellata sui paesini di Corfù con un villaggio peculiare, abbandonato dopo la guerra ma dove continuano comunque ad operare alcune taverne, sostenute dal flusso turistico che interessa la zona.

Sto parlando di Palia Perithia, il villaggio più antico dell’isola, situato sulle pendici del monte Pantokrator.

È interessantissimo da visitare, ma bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi essendo inagibili diversi ruderi. Il colpo d’occhio però è stupendo: tra gli edifici abbandonati si infiltra il verde degli alberi che pare vogliano riprendersi lo spazio che l’uomo ha loro sottratto.

Alcune delle chiesette che sorgono tra le sue vie sono state restaurate; è strano vederle intatte tra le tante strutture fatiscenti che sembra le incornicino, quasi a dimostrare la caducità dell’uomo e la forza del divino.


lago di korission corfu grecia

Lago di Korission

Il lago di Korission, situato sulla costa ovest di Corfù, in realtà non è un vero e proprio lago, bensì una laguna artificiale voluta dai veneziani al tempo della loro dominazione sull’isola. Oggi è diventato una Riserva Naturale Protetta, che si estende per circa 600 ettari ed è abitata da ben 126 specie di uccelli.

È separato dal mare da una lunga striscia di dune di sabbia dorata, dove ogni tanto fa capolino un po’ del verde della vegetazione locale. Sulla riva opposta, invece, sono i cedri e le orchidee selvatiche a dominare il paesaggio, rallegrato da fenicotteri, aironi argentati, anatre selvatiche e cormorani, felici di avere uno spazio loro riservato dove poter vivere in tutta tranquillità.


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Capo Drastis

A circa due ore a piedi dalla cittadella di Sidari, nel punto più a nord ovest di Corfù, scogliere dalla forma peculiare, interessate da numerose formazioni carsiche, disegnano e modellano il paesaggio. Ci troviamo a Capo Drastis, luogo dal fascino leggendario, tanto da essere paragonate alle bianche scogliere di Dover da Lord Byron.

Il candore delle sue rocce argillose scolpite dal vento, ben si intona col verde della boscaglia che le riveste e con le mille sfumature di azzurro dello splendido mare dove si tuffano. Tra esse fanno capolino piccolissime spiagge di sabbia soffice dove il vento è spesso protagonista. Quando il mare è calmo possono essere raggiunte in barca, altrimenti conviene osservare il panorama che queste formazioni rocciose scolpiscono dall’alto, per portare con sé il ricordo di uno spettacolo che solo la natura è in grado di inscenare.


Come arrivare a Corfù

Dopo tutto quello che abbiamo visto insieme, credo che anche a voi, come a me, sia schizzata alle stelle la voglia di visitare questa terra dalle mille sorprese.

Arrivarci è molto semplice, soprattutto per chi abita in Italia. Sono tanti infatti i traghetti che partono dalle nostre coste per questa splendida isola greca, e altrettanti gli aerei che sorvolano il tratto di cielo che da essa ci divide. Non bisogna far altro che informarsi al meglio e scegliere l’opzione che più viene incontro alle nostre esigenze.

voli per corfu da italia

Voli e Aeroporti

I voli che partono dall’Italia per la bella Kerkyra portano a sfiorare il suo suolo in massimo due ore.

Sono diverse le compagnie aeree a cui affidarsi per coprire la tratta. Si può scegliere tra Easyjet, Ryanair e Wizz Air se si parte da Milano Malpensa, Roma Fiumicino e Napoli. Ryanair opera anche da Venezia e Bologna mentre da Bari partono voli Volotea e Wizz Air. L’unico accorgimento da adottare è quello di prenotare il biglietto molto in anticipo, per assicurarsi un posto sicuro e tariffe agevolate.

I voli per Corfù atterrano direttamente nell’Aeroporto Internazionale Ioannis Kapodistrias di Corfù, che costituisce lo scalo principale delle Isole Ionie.

Spettacolare il momento dell’arrivo, che regala una splendida veduta dall’alto del monastero di Vlacherna e dell’isola di Pontikonissi, accrescendo nei passeggeri il bisogno di appropriarsi di ogni angolo di questa terra intrigante che già dal cielo fa assaporare le sue meraviglie.

traghetto per corfu da italia

Traghetti per Corfù

Per gli amanti delle traversate in mare, i traghetti sono senza dubbio la scelta migliore per arrivare a Corfù, e in più offrono anche la comodità di potersi portare dietro la propria auto o moto o, perché no, un comodo camper.

Partono da Ancona, Venezia, Bari e Brindisi, impiegando dalle 8 alle 24 ore a seconda della tratta scelta. Le compagnie interessate sono: la Anek Lines e la Superfast da Ancona, Bari e Venezia, l’A-Ships Management S.A. e la Grimaldi Lines da Brindisi, la Minoan Lines da Ancona e la Ventouris Ferries da Bari.


hotel a corfu grecia

Dove dormire nell’isola di Corfù

Una volta risolto il problema del come arrivare, si pone quello del dove dormire a Corfù. In realtà sono tantissime le strutture ricettive dove poter pernottare, si tratta solamente di scegliere la zona dove si desidera soggiornare.

Hotel, appartamenti, B&B, taverne e tanto altro sono a disposizione del turista in ogni angolo dell’isola.

Se si ama il fascino della storia e le comodità che una città può offrire, Corfù città è senza dubbio la scelta migliore, anche se magari richiede un budget un po’ più elevato rispetto ad altre zone meno note.

Per chi invece ama il mare, la spiaggia e i panorami che essi regalano, niente di meglio di località come Sidari, paradiso del turismo corfiota, che pullula di servizi atti a rendere le vacanze rilassanti anche per chi viaggia con bimbi. Numerosi i ristoranti nella zona, bar e pub che animano anche la vita notturna.

Se parliamo di vita notturna, per i giovani la scelta migliore è senza dubbio Kavos, dove le discoteche fiancheggiano la spiaggia e le feste durano fino alle prime luci dell’alba.

E poi ci sono i tanti paesini che colorano e caratterizzano l’isola. Da quelli un po’ più frequentati come Agios Gordios e Kassiopi, a quelli riservati a coloro che nella vacanza cercano il silenzio e la tranquillità, immersi nella pace della natura.

Le zone meno frequentate dal turismo di massa sono sicuramente le più economiche e comunque in grado di regalare quelle emozioni che spesso il troppo vociare preclude. Io opterei per una di queste per le mie vacanze a Corfù, ma logicamente è questione di gusti. Qualunque sia la scelta l’importante è prenotare in anticipo in maniera tale da assicurarsi prezzi ridotti.


cosa mangiare corfu grecia

Cosa mangiare a Corfù

E arriviamo ad uno dei punti più interessanti per quelli come me che in vacanza vogliono soddisfare anche il palato. Cosa e dove mangiare a Corfù?

Per quanto riguarda il dove la risposta è una sola: ovunque. Quest’isola infatti è talmente piena di ristoranti, taverne, street food, panifici e pasticcerie che spesso è difficile optare per l’uno anziché l’altro.

E allora, forse, più che sulle strutture conviene puntare l’attenzione sui piatti che si desidera assaporare a Corfù, per rendere partecipi della vacanza anche le proprie papille gustative.

La cucina del luogo rispecchia la tradizione mediterranea, e si avvale di prodotti locali come olio, miele, formaggi e yogurt che accompagnano gustosi piatti di carne e pesce. Ne è un esempio il famoso tzatziki, la tipica salsa allo yogurt con cetrioli che di solito viene consumata come antipasto o accompagnata alla classica pita greca.

Tra i piatti che solitamente non mancano nelle tavolate dell’isola, spicca l’insalata greca, rinfrescante pietanza a base di feta, pomodori, cetrioli, olive, cipolle e peperoni che i corfioti tendono spesso a portarsi dietro anche in spiaggia.

Negli street food invece è facile trovare il cosiddetto souvlaki, spiedino di carni di vario genere, o anche di pesce, marinato in olio, succo di limone e aromi vari, o il gyros, pita farcita con carne di maiale marinata, verdure di stagioni e tzatziki.

Altro piatto che spesso ho sentito nominare e che mi piacerebbe assaggiare è la moussaka, sformato di carne e melanzane che viene servito come piatto unico o secondo. E poi c’è il bourdeto, uno dei piatti più famosi dell’isola, servito in tutte le taverne e ristoranti di Corfù. Si tratta di un brodo di pesce cotto in una salsa piccante di pomodoro alla quale, a volte, si aggiungono patate a rondelle.

A forza di parlare di tutte queste specialità mi è venuto appetito. Per placarlo mi basterebbe assaggiare una porzione di baklava o addentare un kataifi, pasticcino con frutta secca che allieta le tavole natalizie dei corfioti, ma che può essere facilmente reperito nelle pasticcerie in ogni periodo dell’anno.

Voi invece cosa preferireste gustare?

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