
Le vacanze sono finite ma ogni volta che, come stamattina, sento pronunciare la parola isola, inevitabilmente mi proietto in un mondo fatto di sole e mare, di sabbia che mi scalda i piedi e di onde che cullano i miei pensieri. Succede anche a voi? E vi siete mai chiesti quante ne esistano di isole al mondo?
Paesi come la Svezia e la Finlandia ne contano centinaia di migliaia; per non andare troppo lontano, la Grecia stessa ne conta all’incirca 6000, delle quali alcune ancora completamente incontaminate. Una di queste è Mathraki, che è la più piccola tra quelle abitate dell’arcipelago delle Diapontie. Appartiene amministrativamente alla bella Corfù, una delle gemme dell’arcipelago delle Ionie, oggi preso d’assalto da turisti di tutto il mondo.
Ci sarebbe veramente tanto da dire su Mathraki, sulla sua bellezza, sui paesaggi e sulle emozioni che regala, ma una cosa è certa, non è pensata per il turismo di massa, per chi spera in vacanze supportate da comfort e servizi.
Qui tutto è limitato all’indispensabile: non esistono strutture ricettive che si fanno in quattro per accogliere i visitatori, né bus o altri mezzi pubblici che permettano di spostarsi da un punto all’altro.
D’altronde i suoi 4 km2 di superficie possono essere facilmente esplorati a piedi o in bicicletta, al massimo con uno scooter che potreste noleggiare a Corfù se proprio non avete voglia di sudare; non aspettatevi di trovare autonoleggi in zona.
Se tutta questa mancanza di comodità vi spaventa non è il posto adatto a voi; in tal caso vi consiglio di indirizzarvi verso le tante altre località più in linea con i vostri bisogni.
Solo chi ama la natura al di sopra di ogni cosa, chi si batte per preservarla, per custodirla, può capire quale sia il valore di quest’isola incontaminata. Solo a queste persone io consiglio di recarsi a Mathraki, solo a chi sarà in grado di partecipare alla sua quiete e di ammirarla senza destabilizzare il suo equilibrio.
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Cosa vedere a Mathraki
Chiunque si rechi a Mathraki non si aspetta sicuramente di visitare monumenti o musei, o di poter camminare tra le vie di grandi città ammirando le vetrine.
Qui è il creato il solo e unico protagonista, la natura, con la sua flora e le tante creature che passeggiano indisturbate per boschi e spiagge.
L’uomo qui è ospite, e deve avere l’umiltà di considerarsi tale non occupando territori che non gli appartengono e limitando al massimo l’inquinamento e lo sfruttamento del suolo per i suoi bisogni.
È il regno delle tartarughe marine che hanno un’intera spiaggia a disposizione per deporre le loro uova, delle orchidee selvatiche che decorano con i loro colori ogni angolo, delle capre e dei fagiani. Cipressi, ulivi e macchia mediterranea si stagliano sul blu del cielo e riempiono l’aria dei loro profumi.
Il mare che circonda questo spicchio di terra pullula di vita: se si è fortunati si può anche godere dei giochi dei delfini che movimentano l’acqua.
Tante le spiagge e calette più o meno appartate che movimentano le coste. Sono poco frequentate e non può essere altrimenti visto che l’isola è abitata da appena un centinaio di persone che nella pesca e nell’agricoltura trovano di che sostentarsi.
Come si vive a Mathraki
Molti degli abitanti di Mathraki sono giunti a quell’età in cui al lavoro giornaliero subentra il meritato riposo, le chiacchiere con gli amici e il lasciar scorrere il tempo, magari oziando davanti alla porta di casa accarezzati dai raggi del sole.
L’unico centro abitato dell’isola, conosciuto sia col nome di Kato Mathraki che di Chorio, pullula di pensionati tornati nella loro terra di origine dopo aver trascorso un’esistenza intera lontani.
Tornano a casa, attirati dalla semplicità della vita che si respira in quei territori, dove non esistono bancomat, farmacie, uffici postali, banche, ma solo un gruppo di piccole case rallegrate dal verde, qualche ristorante o bar dove anche gli ospiti vengono accolti con un buon bicchiere di vino.
Sono poche le macchine che si vedono circolare tra le sue vie, la maggior parte delle quali vecchie e tutte senza targa… chissà perché!
Un’unica strada si inserisce timidamente tra la vegetazione: il suo percorso ad anello attraversa l’isola da parte e parte, e regala bellissimi panorami a chi decide di servirsene. Seguendola si può arrivare a vedere il vecchio villaggio di Ano Mathraki, dove case ormai disabitate rimangono a testimonianza di ciò che fu, circondate da ulivi secolari e immerse in un religioso silenzio.
La quiete del paesello viene scossa solo un giorno all’anno, il 13 di luglio, per la festa di Agios Spiridon. In occasione di questa data tornano “a casa” tutti gli emigrati che per questioni lavorative hanno dovuto lasciare il loro piccolo paradiso in terra.
Viene organizzato un grande Panigiri, tipica festa popolare greca, e l’aria si riempie di risate e di ricordi che vengono raccontati anche alle stelle per poter protrarre il più a lungo possibile questo bel momento.
Spiagge di Mathraki
Le spiagge dell’isola sono concentrate principalmente nella costa orientale, più pianeggiante rispetto a quella occidentale caratterizzata da alte scogliere.
Sono principalmente sabbiose, spesso isolate e raggiungibili attraverso sentieri che si snodano tra alberi e arbusti. Sicuramente non le troverete mai affollate se non dai gigli selvatici che le adornano col loro candore.
La più grande è quella di Portello, costituita da una striscia di sabbia rossiccia lunga 3 Km che si tuffa in un mare trasparente e poco profondo.
È facilmente raggiungibile sia dal porto di Plakes, unico porto dell’isola, che dal villaggio di Chorio, ed è limitata dal verde della vegetazione lussureggiante alle sue spalle.
Interessante da visitare anche la baia di Fiki, sulla costa occidentale, selvaggia e isolata e perfetta per chi cerca un angolo appartato deve sostare. Qui la sabbia lascia il posto ai ciottoli, ma i panorami e il mare sono sempre stupendi, come in ogni angolo dell’isola.
Come arrivare a Mathraki
Mathraki dista all’incirca 4 miglia da Agios Stefanos da dove può essere raggiunto in circa 30 minuti servendosi del traghetto messo a disposizione in loco.
In alternativa si può sempre partire da Corfù città per arrivare nell’isolotto, prendendo il traghetto che fa scalo anche nelle altre isole dell’arcipelago della Diapontie.
Logicamente chi dispone di un’imbarcazione propria è avvantaggiato e può sostare nel suo porto quando più lo desidera, partendo anche magari dall’Italia stessa: da Otranto e da Santa Maria di Leuca bastano poche ore per raggiungere questo piccolo paradiso incontaminato.
Dove dormire a Mathraki
Dopo tutto ciò che vi ho raccontato avrete ben capito che su Mathraki non esistono alberghi, o comunque sofisticate strutture ricettive, e neanche campeggi
Questo non significa che il turista che ci metta piede non abbia possibilità di soggiornarvi qualche giorno. Un numero ridotto di camere o dei piccoli studios sono a disposizione dei visitatori dagli abitanti del posto, a cifre veramente modeste.
Per raggiungerli, una volta sbarcati al porto di Plakes, basterà una piccola passeggiata di qualche minuto.
Se il vostro problema è quello del trasporto bagagli, sappiate che potrete usufruire di un rustico servizi taxi, offerto dal proprietario di una delle taverne dell’isola, che si è anche ingegnato per proporre piccoli tour a bordo delle sue barche a tutti coloro che desiderano scoprire le meraviglie degli isolotti circostanti.
Mathraki: in conclusione
Se siete alla ricerca di una fuga idilliaca e fuori dai sentieri battuti in Grecia, assicuratevi di visitare le Isole Diapontie. Questo gruppo di isole si trova a sud di Corfù e ospita alcune delle spiagge più belle di tutta Europa.
Kato Mathraki (o Chorio) è la città principale dell’isola di Mathraki ed è un ottimo punto di partenza per la vostra esplorazione.
Non mancate di passeggiare per le strette vie del vecchio villaggio e di fermarvi in uno dei caffè o ristoranti locali per il pranzo.
A Luglio, non perdetevi la festa di Agios Spiridon: è un evento davvero molto particolare! E quando siete pronti per andare in spiaggia, dirigetevi verso la spiaggia di Portello oppure verso la Fiki Bay. Non rimarrete delusi!